Oggi proseguiremo il nostro percorso nel mondo della grammatica svedese finendo di analizzare le quattro classi verbali che lo compongono. In seguito vedremo i mesi, i numeri fino a 10 ed alcune paroline base utili..
Cominciamo!
Come si diceva nella scorsa lezione, lo svedese å dotato di quattro classi verbali, che si evincono dall'imperativo dei verbi stessi. A seconda di come essi terminano, si deduce la loro appartenenza ad un determinato gruppo.
La terza classe verbale å costituita da verbi monosillabici terminanti in vocale diversa da "a". In questo caso, il presente si forma con l'ausilio di una "-r", mentre per l+imperfetto impieghiamo "-dde".
Per finire, la quarta classe è la più "spinosa", essendo popolata da verbi irregolari con cambio vocalico in radice. Ecco i più importanti:
BLIV/blir/blev (diventare)
DRICK/dricker/drack (bere)
FÅ/får/fick (ottenere)
FÖRSTAR/förstår/förstöd (capire)
GE/ger/gav (dare)
GÅ/går/gick (andare)
GÖR/gör/gjorde (fare)
HA/har/hade (avere)
KOM/kommer/kom (venire)
SE/ser/såg (vedere)
SITT/sitter/satt (sedere)
SKRIV/skriver/skrev (scrivere)
STÅ/står/stod (stare)
VAR/är/var (essere)
ÄT/äter/åt (mangiare)
Conviene memorizzarli!
Ecco invece i mesi, e anche qui vale il discorso fatto in precedenza per i giorni della settimana.
Januari = Gennaio
Februari = Febbraio
Mars = Marzo
April = Aprile
Maj = Maggio
Juni = Giugno
Juli = Luglio
Augusti = Agosto
September = Settembre
Oktober = Ottobre
November = Novembre
December = Dicembre
Semplice, no? Ma passiamo ai numeri:
0 null
1 en/ett
2 två
3 tre
4 fyra
5 fem
6 sex
7 sju
8 åtta
9 nio
10 tio
Nelle prossime lezioni vedremo come, da qui in poi, arrivare a cifre molto alte sia cosa semplice. Quanto ai vocaboli “basici” dello svedese, ovvero tutta quella serie di termini ed affermazioni (saluti, affermazioni, negazioni..) classicamente presenti in tutte le guide turistiche, ho scelto di farne un pò a meno. Questo proprio perché, a mio parere, è facile rintracciare simili liste un po’ ovunque, mentre spesso aspetti linguistici leggermente più approfonditi sono raramente scovabili con altrettanta sicurezza. In ogni caso, sarebbe stupido glissare del tutto sulle formule più essenziali di conversazione in un sedicente corso di lingua, perciò:
HEJ = ciao!
HEJ HEJ = ciao! (in risposta)
GODDAG = buongiorno!
GOD MORGON = buongiorno (utilizzabile sino a mezzogiorno)
GOD MIDDAG = buongiorno (utilizzabile dopo mezzogiorno)
GOD KVÄLL = buonasera!
GOD NATT = buonanotte!
JA = sì
NEJ = no
TACK = grazie
TACK TACK = grazie (in risposta)
TACK SÅ MYCKET = grazie mille
SNÄLLA = prego
SNÄLLA = per favore (si comporta come ”bitte” nel tedesco)
HEJ DÅ = arrivederci
ADJÖ = arrivederci (più formale)
E’ tutto!
God arbete!
martedì 22 dicembre 2009
Jag talar svenska: parte seconda.
Eccoci dunque alla lezione numero due!
Come già annunciato, questa volta vedremo nel dettaglio i due generi componenti la lingua svedese, il COMUNE (comprendente i lemmi maschili e femminili) ed il NEUTRO. Questi generi, tuttavia, non sono classificati secondo una bese naturale (vale a dire seguendo il principio "tutti gli esseri animati sono comuni e tutti gli esseri inanimati sono neutri"), bensì secondo un ordine grammaticale, come avviene, ad esempio, nel tedesco, ma anche nelle altre lingue nordiche. Tuttavia è possibile, attraverso una serie di piccole regole ed accorgimenti, stabilire in maniera più agevole l'appartenenza di un sostantivo a questo o quel grande gruppo. In alternativa, tenendo conto che i lemmi neutri costituiscono soltanto il 20% del totale, si può pur sempre cercare di imparare i più importanti a memoria.
Sono di genere comune quasi tutti i nomi di persona e animale, nonché le voci terminanti in "-a", "-ing" e "-ion". Spesso, specialmente nei manuali in lingua inglese o svedese i termini vengono suddivisi in "parole -en" e "parole -ett". EN ed ETT sono infatti gli articoli indeterminativi, il primo comune, il secondo neutro. L'articolo determinativo è invece espresso rispettivamente dalla desinenza "-en" ed "-et", applicate al termine del sostantivo. Questo vale anche nel caso degli aggettivi.
Nel corso delle prossime lezioni vedremo come formare invece il plurale, includendovi le desinenze "supplementari" necessarie in caso di parole con l'articolo.
Nel frattempo, concentriamoci un attimo sui verbi.
In svedese, per ottenere una specifica radice verbale, ci si concentra sull'IMPERATIVO, e non sull'INFINITO come spesso accade altrove. In questo modo, è possibile distinguere quattro (la seconda delle quali distinta in due rami) grandi classi.
La prima classe è formata dai verbi regolari il cui imperativo termina in "a": in questo caso, il presente e l'imperfetto si formano rispettivamente tramite l'aggiunta delle desinenze "-r" e "-de".
Nella seconda classe, invece, troviamo i verbi terminanti in consonante. Qui il presente sarà caratterizzato dalla "-re" finale, mentre l'imperfetto si ottiene con l'uso di "-de". Attenzione però: se la consonante finale è "k", "p", "t" o "s", utilizzeremo invece "-te".
Per finire, ecco una nozione utile meno seriosa e grammaticale: i giorni della settimana. Come vedrete, esistono forti somiglianze con quasi tutte le altre lingue germaniche.
Måndag = Lunedì
Tisdag = Martedì
Onsdag = Mercoledì
Torsdag = Giovedì
Fridag = Venerdì
Lördag = Sabato
Söndag = Domenica
Buono studio e a risentirci per la prossima lezione!
Hej då!
Come già annunciato, questa volta vedremo nel dettaglio i due generi componenti la lingua svedese, il COMUNE (comprendente i lemmi maschili e femminili) ed il NEUTRO. Questi generi, tuttavia, non sono classificati secondo una bese naturale (vale a dire seguendo il principio "tutti gli esseri animati sono comuni e tutti gli esseri inanimati sono neutri"), bensì secondo un ordine grammaticale, come avviene, ad esempio, nel tedesco, ma anche nelle altre lingue nordiche. Tuttavia è possibile, attraverso una serie di piccole regole ed accorgimenti, stabilire in maniera più agevole l'appartenenza di un sostantivo a questo o quel grande gruppo. In alternativa, tenendo conto che i lemmi neutri costituiscono soltanto il 20% del totale, si può pur sempre cercare di imparare i più importanti a memoria.
Sono di genere comune quasi tutti i nomi di persona e animale, nonché le voci terminanti in "-a", "-ing" e "-ion". Spesso, specialmente nei manuali in lingua inglese o svedese i termini vengono suddivisi in "parole -en" e "parole -ett". EN ed ETT sono infatti gli articoli indeterminativi, il primo comune, il secondo neutro. L'articolo determinativo è invece espresso rispettivamente dalla desinenza "-en" ed "-et", applicate al termine del sostantivo. Questo vale anche nel caso degli aggettivi.
Nel corso delle prossime lezioni vedremo come formare invece il plurale, includendovi le desinenze "supplementari" necessarie in caso di parole con l'articolo.
Nel frattempo, concentriamoci un attimo sui verbi.
In svedese, per ottenere una specifica radice verbale, ci si concentra sull'IMPERATIVO, e non sull'INFINITO come spesso accade altrove. In questo modo, è possibile distinguere quattro (la seconda delle quali distinta in due rami) grandi classi.
La prima classe è formata dai verbi regolari il cui imperativo termina in "a": in questo caso, il presente e l'imperfetto si formano rispettivamente tramite l'aggiunta delle desinenze "-r" e "-de".
Nella seconda classe, invece, troviamo i verbi terminanti in consonante. Qui il presente sarà caratterizzato dalla "-re" finale, mentre l'imperfetto si ottiene con l'uso di "-de". Attenzione però: se la consonante finale è "k", "p", "t" o "s", utilizzeremo invece "-te".
Per finire, ecco una nozione utile meno seriosa e grammaticale: i giorni della settimana. Come vedrete, esistono forti somiglianze con quasi tutte le altre lingue germaniche.
Måndag = Lunedì
Tisdag = Martedì
Onsdag = Mercoledì
Torsdag = Giovedì
Fridag = Venerdì
Lördag = Sabato
Söndag = Domenica
Buono studio e a risentirci per la prossima lezione!
Hej då!
sabato 19 dicembre 2009
Jag talar svenska: parte prima.
Carissimi,
è passato parecchio tempo ma il blog va avanti, imperterrito nel suo proposito: cercare di offrire una piccola e non pretenziosa panoramica della Scandinavia e della lingua svedese. A questo proposito, ecco la prima parte del nostro corsettino introduttivo. Non tratterò in questa sede la pronuncia, in quanto trovo che sia molto meglio impararle tramite mezzi classici (ovvero i numerosi testi corredati di audio CD) o più "inusuali" almeno fino a poco tempo fa, come l'ascolto di notiziari o programmi TV in lingua.
Tra i primi, segnalo l'ottimo "Teach Yourself Swedish" di Vera Croghan (in inglese), senza dimenticare "Le Suédois Sans Péine" della Assimil (due volumi, in francese) e molti altri volumetti che vi proporrò di volta in volta.
Un buon dizionario Svedese-Italiano/Italiano Svedese è pubblicato da Zanichelli/Norstedts. Il sito Uz-Translations propone inoltre una serie di risorse in download, tra le quali quelle appena citate, nonchè materiale per miriadi di altre lingue (norvegese, danese, islandese e faroese compresi). La Sveriges Radio è invece un ottimo mezzo per "carpire" il parlato così originale di questa lingua tramite lo streaming ed i podcast. Questi e molti altri link troveranno posto sulla pagina principale del blog.
Detto questo, eccoci pronti per qualche base pratica dello svedese, a partire dall'alfabeto di ben 29 lettere. Solo tre vi sembreranno però inusuali, e sono poste in coda: å, ä ed ö, tutte vocali.
le vocali sono nove (ma i loro suoni ventuno!), divise in dure (a, o, u ed å) e soffici (e, i, y, ä ed ö). Questa distinzione è fondamentale per comprendere la pronuncia delle consonanti g, k e la coppia di suoni sk.
I pronomi personali sono invece:
JAG io
DU tu
HAN egli
HON ella
DEN/DET esso (comune/neutro)
VI noi
NI voi
DE. essi
Essendo i verbi svedesi indefiniti (ovvero privi di desinenze), accodandovi är avremo già ottenuto il presente del verbo essere!
Non spaventatevi: il "comune" altro non è che una fusione di maschile e femminile nota nelle lingue nordiche, mentre il genere neutro vi sarà già familiare se avete qualche rudimento di tedesco o lingue slave. Si distinguono rispettivamente dagli articoli indeterminativi en ed ett.
Nella prossima lezione vedremo come riconoscerli.
Nel frattempo, buono studio e a presto!
è passato parecchio tempo ma il blog va avanti, imperterrito nel suo proposito: cercare di offrire una piccola e non pretenziosa panoramica della Scandinavia e della lingua svedese. A questo proposito, ecco la prima parte del nostro corsettino introduttivo. Non tratterò in questa sede la pronuncia, in quanto trovo che sia molto meglio impararle tramite mezzi classici (ovvero i numerosi testi corredati di audio CD) o più "inusuali" almeno fino a poco tempo fa, come l'ascolto di notiziari o programmi TV in lingua.
Tra i primi, segnalo l'ottimo "Teach Yourself Swedish" di Vera Croghan (in inglese), senza dimenticare "Le Suédois Sans Péine" della Assimil (due volumi, in francese) e molti altri volumetti che vi proporrò di volta in volta.
Un buon dizionario Svedese-Italiano/Italiano Svedese è pubblicato da Zanichelli/Norstedts. Il sito Uz-Translations propone inoltre una serie di risorse in download, tra le quali quelle appena citate, nonchè materiale per miriadi di altre lingue (norvegese, danese, islandese e faroese compresi). La Sveriges Radio è invece un ottimo mezzo per "carpire" il parlato così originale di questa lingua tramite lo streaming ed i podcast. Questi e molti altri link troveranno posto sulla pagina principale del blog.
Detto questo, eccoci pronti per qualche base pratica dello svedese, a partire dall'alfabeto di ben 29 lettere. Solo tre vi sembreranno però inusuali, e sono poste in coda: å, ä ed ö, tutte vocali.
le vocali sono nove (ma i loro suoni ventuno!), divise in dure (a, o, u ed å) e soffici (e, i, y, ä ed ö). Questa distinzione è fondamentale per comprendere la pronuncia delle consonanti g, k e la coppia di suoni sk.
I pronomi personali sono invece:
JAG io
DU tu
HAN egli
HON ella
DEN/DET esso (comune/neutro)
VI noi
NI voi
DE. essi
Essendo i verbi svedesi indefiniti (ovvero privi di desinenze), accodandovi är avremo già ottenuto il presente del verbo essere!
Non spaventatevi: il "comune" altro non è che una fusione di maschile e femminile nota nelle lingue nordiche, mentre il genere neutro vi sarà già familiare se avete qualche rudimento di tedesco o lingue slave. Si distinguono rispettivamente dagli articoli indeterminativi en ed ett.
Nella prossima lezione vedremo come riconoscerli.
Nel frattempo, buono studio e a presto!
sabato 24 ottobre 2009
Hej!

Hej!
Qui inizia ufficialmente l'avventura di questo blog dedicato alla Svezia e più in generale al mondo scandinavo. A scadenze il più regolari possibile (spero) posterò articoli, recensioni di libri, musica e film e qualsiasi altra cosa riguardi in qualche modo il Grande Nord e la nostra amata Sverige. Ci sarà anche un piccolo corso di lingua che non ha in alcun senso la pretesa di essere esaustivo: la mia conoscenza dello svedese è alquanto sommaria e qualsiasi commento/aiuto/correzione è accettato più che volentieri.
Adjö!
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